Putin il supercattivo contro gli orfani russi

orph room many bedsAh, Putin. Anno dopo anno, si rafforza l’idea che da piccolo sia rimasto sotto a qualche fumetto e abbia deciso (immaginiamo il pugno stretto, lo sguardo al cielo) “Io… farò… il supercattivo!” (rombo di tuono, schiocco di lampo). Chissà che fumetti avevano, nella Russia comunista. Me li immagino tutti squadrati e austeri e con dei supercattivi che dicono cose tipo “Bisogna togliere il potere al popolo!”

Vabbe’, insomma, questo supercattivo dei fumetti che ci ha riportati più o meno tutti agli anni ’80 (da dove l’Italia, va detto, non si era granché mossa), in odor di omicidi politici, il tipo che ama complimentarsi con gli stupratori e regala lettoni a gente che ha bisogno di manufatti resistenti all’uso ora ha deciso che solo l’Italia può adottare i bambini che languono negli orfanotrofi russi. Solo l’Italia perché – reggetevi – proibisce i matrimoni gay.

Non so voi, ma io è da un po’ che penso che Putin e i suoi abbiano qualche problema di sfasamento dell’orientamento sessuale. Altrimenti non si spiega, questa ossessione per gli omosessuali, una roba che in confronto Ratzinger era un fan di Lady Gaga. La cosa grave, comunque, oltre all’ostinata negazione dei diritti civili e persino del diritto all’autorappresentazione dei cittadini omosessuali (di gay non si può neanche parlare: costituisce propaganda) è che Putin si permette di giocare con la vita di migliaia di bambini: non è che si può fare come con Guido Barilla e boicottare. I bambini non sono pacchi di pasta, hanno diritto a una famiglia e a un’infanzia normale: se gli americani e gli inglesi e i francesi e insomma il resto del mondo civile non li possono adottare, è giusto che lo facciano gli italiani, anche se sembra di approfittarsene. Perché il governo russo, diciamolo, se ne fotte se i bambini vengono adottati o meno. Vuole mantenere il punto, non importa se è un punto balengo.

A voi, dico, che siete mediamente gente con la capoccia che gira giusto, pare normale che il nostro paese ottenga una facilitazione sulla base di una clamorosa carenza sul piano dei diritti civili? A me pare una roba che sta a metà fra il ricatto e la presa in giro. Ricatto perché – per motivi che sa solo il governo russo – cambiare la legge significherebbe bloccare le adozioni per migliaia di bambini e relative famiglie. Non cambiarla, al contrario, significa rimanere ancorati a un passato inaccettabile da cui pendono dei fili che se li tiri e li tiri e li tiri ancora arrivi ai campi di sterminio della Germania nazista, dove gli omosessuali morivano vicino agli ebrei e ai disabili. Nel caso dei russi non serve neanche tirare troppo: già adesso è impossibile manifestare contro queste scelte politiche del governo.

Fra pochissimo inizia il confronto fra i candidati alla segreteria del PD, e io mi domando se questa cosa verrà fuori, e se qualcuno ne parlerà. Perché mica puoi essere di sinistra se non prendi posizione rispetto a una cosa così, e rispetto al supercattivo dei fumetti che se l’è inventata.

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