Io a scuola ero molto infelice. Sarà per quello che mi viene così facile creare adolescenze migliori della mia, chissà: comunque sia, la scuola per me è stato un incubo vero di cui non sono mai riuscita a fare narrativa. Erano gli anni della Pantera, ma di quelle contestazioni non ricordo quasi niente; per me la scuola era sopravvivenza quotidiana, e basta. Quando ci andavo io, il liceo non aveva ancora il logo che vedete nell’immagine, e nemmeno un nome (almeno per i primi anni della mia permanenza): lo battezzammo noi, in quegli anni, con un laborioso processo di selezione che diede come risultato il deludente “Giacomo Leopardi”. Un laborioso processo di selezione che ho in parte raccontato in Siamo ancora tutti vivi, incluso il suggerimento di “Olimpo”, che vi giuro, successe davvero (e quindi non è vero, o comunque non è tutto vero, che di quegli anni non ho mai fatto narrativa: lo dico sempre, ma non è vero).
Ok, ok, vengo al punto. Abbiamo avuto un’idea. Vogliamo vedere le scuole, le occupazioni, le manifestazioni che stanno succedendo ora: e quindi abbiamo organizzato un concorso. Si vince il libro. Il mio. Tutto qua: chi vuole partecipare – “voi”, stavo per dire, poi mi sono ricordata che questo blog lo leggono in prevalenza le vecchiazze come me, e allora dico “chi vuole partecipare”; ma è “voi” se siete giovani – manda una foto, un disegno, un video, un racconto (leggete bene il regolamento, eh?) Il 12 febbraio si chiudono le danze, scegliamo i primi due classificati e vediamo quali degli altri hanno avuto più “Mi piace” sulla pagina Facebook di Chrysalide.
Accorri numeroso.
Accidenti. Con un concorso così, corro subito.
Della serie: Cisonosempreioinmezzo?
Ti ricordo anche la proposta di intitolarlo Angelo Luminoso, avanzata dall’omonimo preside del Leopardi Majorana (ah, se il principe del pessimismo cosmico sapesse a chi è legato il suo nome adesso…)
Anna
Ma all’epoca? Perché io mica me lo ricordo (mi ricordo solo “Olimpo” e la menata su Pasolini che era omosessuale e quindi no).
Mah, così mi raccontarono quando io ci andai (nel 1995). Si vede che si è protratta a lungo la polemica…
non fu Angelo Luminoso a proporre di intitolarsi la scuola, figuriamoci, fu una proposta avanzata tra il serio ed il faceto da alcuni insegnanti